News


01 Apr 15

Stretching: allunghiamo un tendine..o stiriamo un nervo?

“Mi hanno detto che sono rigido come un legno e che avrei bisogno di sciogliere i muscoli delle gambe”.

Come già accennato in uno dei precedenti topic sullo stretching (rileggili su www.danielecuva.com) fondamentale importanza risiede sia nel corretto posizionamento che nel tempo investito per allungare il muscolo.

Questo però è un passo successivo, cioè quando si è già determinato che la struttura da rilassare sia il muscolo/tendine.
In pochi sanno come la rigidità muscolare possa essere dovuta ad un’irritazione dei nervi e ad un loro “irrigidimento”.

Per rendere facilmente comprensibile il concetto pensate a chi soffre di problemi lombari con irradiazione al nervo sciatico (lombo sciatalgia). Queste persone oltre a sentire dolore, bruciore e formicolii dietro la coscia avvertono debolezza e irrigidimento della gamba. Questo perché i muscoli comandati dal nervo sciatico cercano di fare il possibile per non stressare i tessuti, irrigidendosi e limitando la loro elasticità.

Senza entrare nella patologia, molti di noi hanno rigidità nervose dovute a vecchi dolori lombari e sciatici o a posture che hanno reso il nervo meno “fluido”.

Per correggere questa “tensione” il normale stretching è lesivo perché il nervo non sopporta una tensione costante prolungata nel tempo: tutte quelle persone che avvertono formicolii e bruciori dietro la gamba durante lo stretching stanno in realtà facendo soffrire il nervo (ed incrementando quindi la rigidità della gamba!).

E’ invece opportuno eseguire esercizi di “tensionamento e scivolamento” dei tessuti nervosi con specifici esercizi creati apposta per inibire queste rigidità.

Il fisioterapista/osteopata è in grado di individuare questa particolare rigidità con test validati e porvi veloce rimedio, garantendo la salute e una migliore performance sportiva.